E' morto Bill Tapia

So che non è una notizia recentissima ma, essendo il mio blog molto giovane e quindi nato quando questo fatto ormai era già passato da un può, non voglio comunque far passare inosservato in questo contesto la notizia comunque molto importante in ambito ukulistico e musicale in generale.

Considerato il più anziano musicista ad essere mai salito sul palco, il leggendario suonatore di ukulele Bill Tapia è deceduto pacificamente nel sonno nella sua casa in California, lo scorso 2 dicembre, all'età di 103 anni.
Con una carriera durata oltre 90 anni, Tapia era uno degli ultimi legami viventi del jazz dei giorni antichi ed uno dei rari musicisti ad utilizzare l'ukulele.
Nato il giorno di Capodanno del 1908 a Honolulu, Tapia ebbe il suo primo strumento all'età di 7 da Manuel Nunes, uno dei più rispettati musicisti di ukulele delle Hawaii.
La sua carriera iniziò nel 1918, intrattenendo le truppe della I guerra mondiale agli show della USO. Dopo aver visto suonare la band di John Philip Sousa, presentò una versione unica di Stars and Stripes Forever, che fu in seguito copiata da numerosi musicisti hawaiani. Da quel momento, non ha più smesso di esibirsi e condividere il suo amore per la musica, il suo umorismo contagioso e la sua personalità affascinante.
Dopo essere passato dall'ukulele al banjo ed alla chitarra al fine di ottenere più lavoro, Bill trascorse la sua carriera andando avanti e indietro dalle Hawaii alla West Coast suonando sulle navi a vapore. Si esibì come musicista di accompagnamento per artisti come Bing Crosby, Billie Holiday, Fats Waller e Louis Armstrong. Ha suonato con la band di Johnny Noble all'apertura del celebre Royal Hawaiian Hotel nel 1927, tornando ad esibirsi alla riapertura dell'hotel nel 2009.
Per un periodo ha lavorato come un "autista musicale", facendo la guida turistica ed insegnando un paio di accordi di ukulele alle star di Hollywood come Clark Gable e Shirley Temple, durante il periodo di "mania nazionale" per quello strumento. Tapia trascorse la seconda guerra mondiale a Honolulu dirigendo una band di 14 elementi in sale da ballo buie, in quanto avevano tutte le luci spente per evitare il possibile rilevamento dei bombardieri giapponesi.
Dopo la guerra, Bill si trasferì nella zona di San Francisco, continuando a suonare per diversi anni con gruppi swing come quello di Charlie Barnet. Stanco della vita on the road, si sistemò con la moglie Barbie e la figlia Cleo, suonando nelle orchestre TV, come sideman di band locali, ed insegnando la chitarra. Un'intera generazione di chitarristi della Bay Area ricordano di aver appreso i loro primi licks da "Tappy" al Campagna Music di Lafayette, dove ha lavorato per diversi decenni.
Intorno alla fine del secolo scorso, Bill perse sia la moglie che la figlia e si trasferì a Orange County per essere più vicino ai parenti. Poco dopo, fu riscoperto e si imbarcò nel più improbabile ritorno alla carriera nella storia della musica. Tornando alle sue radici di suonatore di ukulele, pubblicò il suo primo album Swing Tropical nel 2004 all'età di 96 anni, nel quale presentò standard jazz e classici hawaiani. La title track fu tratta da una sua registrazione del 1936, sua unica precedente pubblicazione. Cavalcando l'onda di una nuova rinascita dell'ukulele, Bill fu presto richiestissimo nei club e festival nella West Coast, Hawaii, New York e persino in Giappone, mettendo in mostra degli entusismanti spettacoli dal vivo.
Le sue successive pubblicazioni furono Duke of Uke (2005) e Livin’ It Live (2009); tutti e tre questi CD entrarono nelle classifiche nazionali di jazz e furono trasmessi su centinaia di stazioni radio a livello nazionale. All'inizio dell'anno è stato pubblicato Live at the Warner Grand, che documenta il concerto per il suo 100° compleanno. Rallentato ma non fermato da un anca rotta, Tapia ha continuato a suonare fino alla fine del 2010.
Bill Tapia è stato inserito nella Ukulele Hall of Fame nel 2004, e ha ricevuto un Lifetime Achievement Award dalla Hawaiian Academy of Recording Arts nel 2011.
Egli è forse la figura più amata e venerata in tutto il mondo dell'ukulele, e per tutti quelli che mai lo hanno conosciuto o visto suonare sarà sempre una fonte d'ispirazione.

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