UKULELE NEI FILM

Non mancano nella storia del cinema pellicole in cui compare l’ukulele: penso a Marlyn Monroe in A qualcuno piace caldo, a Stanlio e Ollio in “I figli del deserto” ma anche ai film degli anni 30 in cui sono rimasti immortalati i virtuosismi di Roy Smeck.
La nascita dell’ukulele e l’invenzione della pellicola cinematografica sono quasi contemporanee, rispettivamente risalgono al 1879 e al 1885, e la prima proiezione di una pellicola grazie all’invenzione dei fratelli Lumière è del 1895. Già da questa coincidenza pare ci sia tracciato in qualche modo un percorso in comune fra il nostro strumento e la settima arte: basti pensare che negli anni 20 e 30 entrambi erano molto di moda, almeno negli Stati Uniti. Ai nostri giorni la presenza dell’ukulele nei film contribuisce non poco a far conoscere la sua musica ad un pubblico sempre più ampio.
Sulla base di queste semplici premesse vorrei passare in rassegna canzoni e film di mia conoscenza per vedere in rapida carrellata in quali modi l’ukulele è presente nel cinema. Gli appunti che vi presento sono la traccia su cui ho costruito la scaletta di una puntata di INTORNO ALL’UKULELE, trasmissione radiofonica in onda il mercoledì sera alle 22.00 su Deejayfox radio station (www.deejayfoxradio.com ) ascoltabile anche in podcast su www.intornoallukulele.it .

1.L’ukulele di Gaetano Cappa usato negli arrangiamenti strumentali per il film muto “Le strane avventure di Pim-Popò”
Lo strano viaggio di Pim-Popò è un film avventuroso per ragazzi del periodo del cinema muto, diretto da Dante Cappelli e Giovanni Casaleggio nel 1922. Recentemente Gaetano Cappa ne ha scritto e arrangiato una partitura musicale per ukulele, xilofono, ottavino, toy piano e glockenspiel. Il risultato è molto interessante e originale e si integra perfettamente con le immagini datate di questo film, basta scegliere a caso alcune tracce di questa colonna sonora per averne immediatamente una dimostrazione pratica convincente. A chiudere in modo appropriato scorre sui titoli di coda la canzone Arriva Pim-Popò scritta da Cappa con Pacifico e cantata da Petra Magoni.

2. L’ukulele con cui Ollio si accompagna cantando Honolulu baby ne “I figli del deserto” del 1933
Stanlio e Ollio si fanno prescrivere da un falso medico un viaggio di salute alle Hawaii mentre invece, ad insaputa delle mogli, se ne vanno a Chicago al congresso dell’associazione Figli del deserto. Ma nel frattempo mentre loro si divertono a Chicago anche sulle note di Honolulu baby, la nave sulla quale avrebbero dovuto viaggiare naufraga e le mogli preoccupate per la loro sorte si recano al porto per avere informazioni più precise.  Stanlio e Ollio tornano a casa cantando il ritornello di “Honolulu baby” con ukulele e ghirlande di fiori al collo, ma la bugia sarà presto scoperta.

3. L’ukulele della cantante e ukulelista Zucchero /Marylin Monroe in “A qualcuno piace caldo” del 1959
Siamo a Chicago nel 1929 e  Zucchero, simpatica suonatrice di ukulele alcolizzata e dagli amori sfortunati, fa subito amicizia con il sassofonista Joe e il contrabbassista Jerry interpretati da Jack Lemon e Tony Curtis, due musicisti squattrinati che vivono suonando in varie orchestre. Essendo stati involontariamente testimoni scomodi di un crimine, si nascondono travestendosi da donne nelle fila dell’orchestra femminile in cui lavora Zucchero.
L ‘ukulele in braccio a Marylin Monroe non viene realmente suonato e il brano che canta e balla nella corsia del treno, attorniata dalle altre musiciste dell’orchestra, è “Running wild”.

4. L’ukulele di Lyle Ritz in “Tonight you belong to me” nel film “The jerk”
Il brano viene cantato da Steve Martin e Bernadette Peters  ne “Lo straccione”, un film del 1979 diretto da Carl Reiner.

Navin è il figlio adottivo di due genitori di colore che da povero diventa ricchissimo, facendo la fortuna dei suoi genitori, salvo ritornare poi uno straccione.
Questa registrazione segna il ritorno del grande Lyle Ritz all’ukulele, dopo molti anzi troppi anni di assenza dal mondo dell’ukulele. Ricordiamo che a Lyle Ritz “Intorno all’ukulele” ha dedicato una puntata ascoltabile in podcast (11 maggio 2017).

5. L’ukulele di Jack Shimabukuro nel film Hula girl
Joban, 1965: la miniera che per generazioni ha dato da vivere alla gente del posto deve chiudere. Per risolvere il problema della disoccupazione, si decide di aprire un centro turistico hawaiano e servono ballerine di hula. Verrà chiamata da Tokyo una ballerina professionista per insegnare alle ragazze del villaggio, ma i contrasti con la vita di provincia non tardano ad arrivare.
Shimabukuro ha curato la colonna sonora di questo film giapponese del regista coreano Sang il Lee. Il brano che prende il titolo dal film è molto bello ed ha una melodia che si sviluppa sulle posizioni alte della tastiera.

6. Lava, la canzone d’amore dei vulcani Uku e Lele nel cortometraggio della Pixar
Lava è un cortometraggio d’animazione musicale del 2014, distribuito dalla Pixar e diretto da James Ford Murphy che è anche autore della omonima canzone.
Si tratta di una storia d’amore ambientata milioni di anni fa fra due vulcani Uku e Lele, i cui nomi uniti formano la parola “ukulele”.

Milioni di anni fa viveva in mezzo al mar
Un vulcano che era solo più che mai
Da lassù osservava le altre cose immaginava
qualcuno che amasse anche lui.
Così dal suo cratere ogni giorno risuonava
un canto di speranza per l’eternità.
Uku, in cerca del vero amore, passa il tempo cantando una canzone d’amore al “vulcano dei suoi sogni”, Lele che da secoli dal fondo del mare lo ascolta cantare, convinta che la canzone sia dedicata a lei .
La cosa che io sogno di più
È che qui con me ci sia anche tu
Io so che nel mondo per me c’è un amore
Che magma con tutto il suo cuore.

Nella versione inglese la parola “lava” sostituisce “love” mentre in quella italiana è stata usata la parola “magma” che in qualche modo, anche se meno musicale, sta per “m’ama”.


Per chi volesse ascoltarsi la puntata radiofonica legata a questo articolo clicchi qui


Articolo scritto da:
Davide Donelli di
INTORNO ALL’UKULELE

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